mercoledì 11 agosto 2010

Cara Claudia...


... in questi ultimi tempi sono successe tante cose nuove, ma se l'idea che mi sono costruito io sul "dopo" è vera, saprai già tutto.
Però ho voglia di scrivere queste cose... perchè sono cose belle... belle anche per l'umnità e non solo per te.
Ho conosciuto Ornella, ma te ne ho già parlato... quello che non ti ho detto qui e che grazie a lei da qualche giorno il tuo bel faccino gira su internet... è stata lei a darmi l'idea e dopo uno scambio di parole con tutta la tua famiglia ho avuto l'ok.
Ornella ha anche dato una grande spallata alla porta che teneva chiusa la tua storiaccia... in pochi giorni il tuo gruppo è passato da 11 a 60 amici... e tra questi nuovi amici ho trovato anche Eleonora che ha nel cielo un angelo che si chiamava come te e anche lei la chiamava Claudietta... una ragazza stupenda.
Si è riaccesa anche la speranza su quella finestra... una mail privata mi ha detto che c'è anche una persona a Firenze che darà un'occhiata più da vicino...
Sperare non costa niente e abbiamo già il paracadute che ci salva dalle delusione perciò... largo alla speranza... che non dovrebbe mai morire.

C'è anche un'altra cosa... una cosa bellissima perchè fatta da una persona che ha tolto un po' di spazio a suo figlio per farlo a te... credo che non esista cosa più alta...
Ornella ha inserito una tua foto nel blog che dedicò a NiKI con sotto scritto:
Questa è Claudia "Caduta" da una finestra del Liceo Capponi di Firenze a Gennaio 2006
Cliccando nella foto poi si apre una pagina del mio blog contro i giornalisti di Firenze, dove con mio stupore ho scoperto che è riuscita a fare una collezione di tutti i miei post più... nervosi.
Quella pagina la inserirò in quel blog... così chi vorrà con poco sforzo troverà tutte le mie lamentele.

Ciao Claudietta... tvttttttb

venerdì 9 aprile 2010

La finestra del liceo Capponi di Firenze dov'è precipitata, morendoci, una ragazza di 18 anni, è PERICOLOSA!!!

Una persona con titoli professionali accertati ma di cui ometterò il neme dato che si tratta di mail private, mi ha fatto un piccolo sunto sulla situazine di quella finestra... indipendentemente da quello che è successo a mia nipote.

Beh, anche se non ho più voglia di continuare una battaglia che non interessa a nessuno, incollo questo piccolo sunto

Caro Roberto,
il DPR 547/55 è lo strumento legislativo che,integrato dal “nuovo” D.Lgs. 626/94,si occupa della sicurezza dei luoghi di lavoro.L’edificio scolastico è assimilabile appunto a luogo di lavoro.
L’art. 10 del DPR 547/55 integrato con 626/94 riporta:
“Le aperture nelle pareti, che permettono il passaggio di una persona e che presentano pericolo di caduta per dislivelli superiori ad un metro, devono essere provviste di solida barriera o munite di parapetto normale.”
“Per le finestre sono consentiti parapetti di altezza non minore di cm. 90 quando, in relazione al lavoro eseguito nel locale, non vi siano condizioni di pericolo.”
Bisogna però fare una considerazione: il D.Lgs. 626/94 prevede che sia effettuata a priori una procedura definita di “Valutazione del rischio”.In tale procedura si devono contestualizzare tutti i rischi oggettivi in effetti presenti sul luogo in esame e in base ai rischi si applica la norma.Praticamente si tratta di applicare la norma “su misura” all’edificio in esame.
Considerando il caso che mi hai riportato il parapettto della finestra,essendo alto cm. 100, è di per se “a norma”.Ma con una corretta valutazione del rischio si sarebbe dovuto considerare
l’elevata altezza della finestra rispetto al suolo
la presenza si lavoratori (studenti) di elevata statura
Alla luce di tutto questo,l’altezza di cm 100 del parapetto si può considerare non sufficientemente “sicura” e l’elevazione di tale parapetto e senz’altro opportuna.
Di fatti,questo non è “caso normale” così come la norma fa intendere in quanto vi sono particolari condizioni di pericolo.

Spero di esserti stato utile,mi dispiace davvero per quanto accaduto a tua nipote.
A disposizione per qualsiasi chiarimento.

martedì 16 marzo 2010

Giornalisti di Firenze... Cara Claudia, sono proprio poca cosa!

Su quello che hanno fatto a te... calpestandoti invece di difenderti, ho già scritto abbastanza e credo di non aver altro da aggiungere, se non continuare a ritenere che non è giusto continuare a definirli "giornalisti"... più che altro per rispetto verso chi giornalista lo è stato davvero.

Beh quello che hanno fatto a te è comunque poca cosa in confronto a quello che stanno continuando a fare nei confronti di un ragazzo di 18 anni... anche lui morto.
Si chiama Niky e questo è il suo blog:
http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2010/03/niki-aprile-gatti-san-marino.html

La Mamma di Niky, che si è vista strappare suo figlio all'improvviso
(Morto suicida (?????)dentro il carcere fiorentino di Sollicciano)
Nonostante sia tre anni che chiede spiegazioni su incongruenze "CLAMOROSE!!!",
non ha il sostegno della stampa...
No, non si può appellarli giornalisti, e nemmeno giornalai, dato che i giornalai sono comunque persone che lavorano onorando il proprio lavoro.

Cara Claudia, mi auguro con tutto il cuore che tu, lassù, abbia conosciuto Niky